LA BOTTEGA E "SU MAISTU'E LINNA"
LA COLLEZIONE ANTONIO SAU
LA BOTTEGA
La bottega era sia luogo di lavoro ma anche sede di formazione per gli allievi. Al suo interno si incontravano lavoratori di attività diverse. Anche i visitatori, sorgonesi o di altri paesi, contribuivano alla sua vita quotidiana. La lavorazione del legno continuava anche nei lunghi inverni, dove il Maestro e gli allievi si riunivano in questi luoghi dove nascevano oggetti e utensili che trovano un largo impiego in molte attività, tra cui quelle domestiche. Spesso sono eseguiti con grande precisione e talvolta ornati con incisioni o pitture.
Tutte queste opere, di legno e ferro, sono di età diverse, ma hanno una storia comune essendo state conservate insieme a lungo nel laboratorio di Antonio Sau. Una parte della bottega, prossima alla luce della strada, ospitava il banco da lavoro e i diversi attrezzi per l’intaglio. Il banco, esposto al museo, fu costruito da A. Sau intorno al 1930 e oltre al maestro vi hanno lavorato diverse generazioni di allievi divenuti in seguito eccellenti maestri nel campo della falegnameria e dell’intaglio.
REMO BRANCA E LA XILOGRAFIA
Intorno alla metà degli anni sessanta, Antoneddu Sau incontrò diverse volte il grande artista e xilografo Remo Branca e da questi incontri trasse spunto per realizzare alcune xilografie. Il disegno è ottenuto incidendo il legno con sgorbie e bulini: la parte scavata risulterà bianca nella stampa mentre la parte in rilievo, inchiostrata con rullo di gomma, verrà impressa sulla carta mediante la pressione delle dita e/o di una stecca di legno. La caratteristica della xilografia è la comunicatività immediata, unita alla possibilità di ottenere da una matrice un numero considerevole di stampe (anche centinaia), ma nel caso delle stampe “d’autore” la tiratura è limitata a qualche decina di esemplari.
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